“Clicca qui per aggiornare il tuo conto.”

“Abbiamo rilevato un accesso sospetto.”

“Il tuo pacco è in attesa di consegna.”

Ti suonano familiari?

Sono solo alcuni esempi di phishing, ovvero truffe informatiche che imitano comunicazioni ufficiali per ingannarti e rubare dati sensibili: password, carte di credito, identità.

 

Il phishing si è evoluto

Non si tratta più solo di email scritte male e con loghi sgranati.

Oggi i messaggi sono:

  • In italiano corretto
  • Con nomi e indirizzi reali
  • Perfettamente integrati con la grafica di banche, corrieri, enti pubblici

 

E non arrivano solo via email: anche via SMS, WhatsApp, social o persino tramite QR code.

 

Cosa cercano i criminali?

Accesso ai tuoi account

Dati personali da rivendere

Conti bancari e carte da svuotare

Identità da utilizzare per truffare altri

 

Tutto in pochi secondi, con un solo clic da parte tua.

 

Come riconoscerli e difendersi

Controlla sempre il mittente. Anche se il nome è corretto, verifica l’indirizzo email o numero.

Non cliccare mai su link sospetti. Passa il mouse sopra o tocca e tieni premuto per vedere dove porta.

Diffida dall’urgenza. “Rispondi subito”, “Aggiorna entro 24 ore”… sono trucchetti psicologici.

Vai direttamente sul sito ufficiale. Se ricevi un messaggio da una banca o un corriere, non cliccare: apri il sito o l’app ufficiale e verifica.

 

La sicurezza parte dalla consapevolezza

Il phishing funziona solo se abbassiamo la guardia.

Riconoscere questi tentativi è il primo passo per non cadere nella trappola.

Parlane con amici, colleghi, familiari.

La condivisione della consapevolezza è una forma di protezione collettiva.